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I MONITORAGGI SISTEMATICI CON FOTOTRAPPOLE

Il monitoraggio dei mammiferi in Trentino occidentale

Il programma pluriennale di monitoraggio della fauna selvatica in Trentino occidentale è stato avviato nel 2015 ed è condotto dal MUSE in collaborazione con il Settore Grandi Carnivori della PAT e la supervisione scientifica del Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze. Oggetto di studio sono i mammiferi di medie/grandi dimensioni, particolarmente adatti ad essere “catturati” in fototrappola.

 

Gli obiettivi della ricerca sono vari e comprendono:

  1. Il monitoraggio delle specie presenti, con la possibilità di rilevare l’arrivo sul territorio di specie nuove;

  2. L’analisi della distribuzione spaziale e dei ritmi di attività delle specie, in particolar modo in relazione al disturbo antropico;

  3. La possibilità, con un dataset pluriennale, di quantificare variazioni nell’abbondanza relativa di singole specie e/o cambiamenti significativi nella biodiversità dell’intera comunità di mammiferi medio-grandi;

  4. Il monitoraggio, complementare alla raccolta dati e segnalazioni già in essere, dei grandi carnivori, orso bruno e lupo, nell’area di studio.

 

Nel corso di ogni estate vengono monitorati 60 siti distribuiti su un’area campione di circa 220 km2 nel settore occidentale della Provincia di Trento. L’area comprende la parte meridionale del Gruppo di Brenta e il massiccio Paganella-Gazza ed è parzialmente ricadente all’interno del territorio del Parco Naturale Adamello Brenta. Essa è stata inoltre appositamente selezionata in modo da includere parte della core area della popolazione di orso bruno. I siti sono distribuiti tra i 500 e i 2000 m s.l.m. e sono posizionati per monitorare sentieri e strade forestali, tracciati molto sfruttati anche dalla fauna selvatica e particolarmente adatti a quantificare contemporaneamente i tassi di passaggio antropico, sempre nel rispetto della privacy.

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Selezione di immagini di orso bruno scattate dalle fototrappole durante il monitoraggio sistematico in Trentino occidentale.

Mappa dei 60 siti di fototrappolaggio nell’area di studio in Trentino occidentale.

In verde il territorio del Parco Naturale Adamello-Brenta.

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Il monitoraggio dei mammiferi in Trentino orientale

Il 2020 ha visto l’avvio di un monitoraggio fotografico sistematico anche in Trentino orientale, analogo a quello ormai consolidato del Brenta meridionale/Paganella-Gazza e strutturato allo stesso modo: 60 siti di fototrappolaggio attivi in questo caso tra settembre e novembre all’interno del Parco Naturale Paneveggio Pale di S. Martino e zone limitrofe.

Mappa dei 60 siti di fototrappolaggio nella nuova area di studio in Trentino orientale. In verde il territorio del Parco Naturale Paneveggio Pale di S. Martino.

Il monitoraggio si svolge in partnership con il Settore Ricerca dell’Ente Parco e con la supervisione scientifica dell’Università di Firenze. Gli obiettivi di progetto sono analoghi a quelli del programma in Trentino occidentale. In quest’area di studio il monitoraggio si presta particolarmente a testimoniare il potenziale arrivo sul territorio di specie nuove di rilevanza conservazionistica segnalate non lontano, come lo sciacallo dorato e/o il gatto selvatico.

Inoltre, informazioni sulla presenza del lupo raccolte durante il campionamento risultano funzionali a monitorare la rapida evoluzione della sua presenza nell’area di studio, con branchi di recente formazione.

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Immagini di lupi scattate dalle fototrappole durante il primo anno di monitoraggio sistematico in Trentino orientale.

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